XIII Settimana della Cultura a Matera

In esposizione a Matera: dipinti e litografie di Luigi Guerricchio, foto di Mario Carbone usate da Carlo Levi per dipingere Lucania '61 e una mostra sulla valorizzazione dell'identità territoriale di siti archeologici nel Nord della Giordania.
Per distrazione di chi scrive o per scarsa capacità comunicativa da parte di chi ha organizzato la XIII Settimana della Cultura (ormai al termine) vogliamo segnalare tre mostre da non perdere che fin qui ci erano sfuggite.
Matera, Palazzo Lanfranchi, sala Carlo Levi
Avete ucciso Vic, ma noi resteremo umani

politicalcomics.info
Restiamo umani è l'adagio con cui firmavo i miei pezzi per il Manifesto e per il blog ed è un invito a ricordarsi della natura dell'uomo. Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalla latitudine e dalla longitudine, alla stessa famiglia che è la famiglia umana.
Vittorio Arrigoni
Federico Scialpi, il sogno e la ricerca

Tratto da Maurice Henry, Antologia grafica del surrealismo, Mazzotta editore
Fra i generi letterari quello poetico è il più indicato a sollecitare nel lettore, in maniera soggettiva, quelle sfere dell'emotività che, partendo dall'anima, arrivano direttamente al cuore. La poesia spinge la fantasia alla ricerca di sensazioni indescrivibili non perché ricca di stucchevoli sentimentalismi quanto, piuttosto, perché le parole danzando leggere, una dopo l'altra, e, disponendosi ordinatamente al proprio posto come in uno schema geometrico compositivo di Paul Klee, trasmettono al lettore una infinità di sensazioni che toccano tutte le sfere sensoriali.
I confini della democrazia

La recente riscoperta di un testo di Antonio Gramsci; le parole di Gustavo Zagrebelsky, tra i più lucidi pensatori del nostro tempo, animatore del laboratorio pubblico permanente biennaledemocrazia.it – oggi l'inaugurazione dell'edizione 2011; alcuni fatti (non solo) di questi giorni; un esilarante video del grande Ascanio Celestini; l'approssimarsi della Pasqua. Tutti spunti che ci spingono a proporre una sempre utile riflessione sul tema della Democrazia.
Che volete adunque che io faccia di colui che voi chiamate il Re dei Giudei? Ed essi gridarono di nuovo: «crocifiggilo». E Pilato disse loro: Ma pure, che male vi ha fatto? Ed essi vie più gridavano: «crocifiggilo!»
Marco 15, 8-14
Nel processo di Gesù, più di duemila anni fa, Pilato scelse una procedura "democratica" e si appellò al popolo. Se di democrazia si trattò, non v'è dubbio che fu la peggiore di tutte le democrazie. Messo di fronte alla scelta tra Gesù e Barabba, il popolo non esitò a crocifiggere il primo.
In questo episodio, per l'appunto, verità e giustizia testimoniano contro la democrazia perché il vero e il falso, il bene e il male, non possono dipendere dal numero delle opinioni.
I colori dell'antimafia
Orientarsi a Urbino

Callisto Ciccolini, Pianta Città di Urbino patria di Raffaello Sanzio, 1874
Si è inaugurata sabato 9 aprile alle ore 11, presso la Casa Natale di Raffaello, Urbino walk in progress, una mostra laboratorio sulla rappresentazione della città. L'esposizione, si svolge a conclusione di circa due anni di lavoro e presenta i risultati di una ricerca e un metodo d'indagine interdisciplinare che permette di condividere le conoscenze e realizzare qualcosa di veramente utile.
Good morning L'Aquila

Le carriole sono il simbolo di una presa di coscienza per testimoniare l'appartenenza e l'affetto degli Aquilani, la speranza e il futuro per noi e per i ragazzi.
www.6aprile.it
Cos'è questo golpe?

Roma, 2009
Era il 14 novembre del 1974 quando il seguente j'accuse tuonò dalle colonne del Corriere della Sera. Con la lucidità che gli era solita e la lungimiranza che la storia gli avrebbe riconosciuto, Pier Paolo Pasolini non si limitava a denunciare i crimini del Palazzo, ma si scagliava contro giornalisti, classe politica, la stessa opposizione: tacendo i nomi pur avendo probabilmente gli indizi e le prove, dimostravano tutti la collusione con gli autori delle stragi, con i gerarchi, "col potere effettivo, corrotto, inetto e degradato".
Pasolini fu ammazzato ad un anno di distanza in circostanze non ancora chiarite.
In un periodo in cui indizi e prove ci piovono addosso ma facciamo di tutto per scansarli, in cui di "comici golpe" ne subiamo con assidua frequenza ma in un chiassoso silenzio ugualmente assordante, riproponiamo le sue parole.
Io so.
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di "golpe", sia i neo-fascisti autori materiali delle prime stragi, sia infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi, opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969) e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).
Un serio problema (elettorale)

«È finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese».
Fuori onda di Stefania Prestigiacomo,
Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare